Articolo pubblicato su LA STAMPA edizione di ASTI
22 aprile 2022

L’EDUCAZIONE DEL CANE

COM’È BELLO ANDARE IN AUTO… SE NON SOFFRISSI DI MAL D’AUTO

Insegnare al cane a viaggiare in auto

Con la bella stagione aumentano le gite fuori porta e i brevi o lunghi periodi di vacanze, il cane accompagna la famiglia negli spostamenti. Ma non sempre, per lui il viaggio è piacevole. Per il cane viaggiare in automobile è una situazione innaturale, il rumore del motore, le oscillazioni causate dal movimento, lo scorrere del paesaggio, l’avvicinarsi all’automobile di persone sconosciute – il benzinaio, il casellante, un passante, eccetera – che possono spaventarlo, sono fonte di disagio e non sempre riesce a gestire serenamente.

Il cane, come le persone, può soffrire di mal d’auto, indipendentemente dall’aver vissuto situazioni sgradevoli durante un viaggio o peggio essere stato vittima di un incidente, o di essersi spaventato.

Il cucciolo dovrebbe dai primi mesi di vita fare molte esperienze, perché maggiori sono gli sti­moli che il cervello riceve, punteggiati da emo­zioni positive, ossia provando piacere, maggiori sono gli apprendimenti. Se un cane non conosce l’oggetto macchina può averne paura perché non ha mai sentito il rumore che fa, le vibrazioni che produce quando è in movimento. Oppure perché non è abituato ad ambienti e situazioni nuove, uscire dalla confort zone della casa potrebbe essere un trauma, a cui si aggiunge il viaggiare trasportato da un mezzo sconosciuto e non facilmente gestibile, che è la macchina.

Se il nostro amico a quattro zampe è in difficoltà a gestire il viaggio, sbava in modo eccessivo, o vomita, tecnicamente si parla di cinetosi; altre volte invece si agita, cercando di fuggire alla sola vista dell’auto, anche quando è ferma, a motore spento. Ci sono cani che uggiolano o piangono per tutto il viaggio, altri che quando si avvicina una persona abbaiano in modo furioso, altri ancora, quando sono nel baule, sfondano la rete che li separa dall’abitacolo e, se sono di piccola taglia, si rifugiano in braccio o ai piedi del passeggero.

Insegnare al cane a viaggiare in auto

L’automobile, come tutti gli oggetti e le situazioni nuove, induce nel cane delle emozioni piacevoli o spiacevoli, a seconda di come sono vissute (rimando all’articolo pubblicato, Neanche la guerra sconfigge l’amore che lega cani e gatti ai loro umani). È importante quindi che le nuove esperienze siano marcate da emozioni positive affinché siano gradite, accettate e ripetute. Il cucciolo è una sorta di “spugna emotiva” e sotto la guida delle persone con cui vive può accettare le nuove esperienze con entusiasmo, e imparare quello che da adulto diventerà la sua quotidianità. Per questa ragione è fondamentale insegnare al nostro piccolo amico a salire in macchina e a fare brevi viaggi scegliendo una meta piacevole, per esempio il parco dove incontrerà altri cani con cui ha un buon rapporto e dove potrà giocare, in libertà, con loro e con i famigliari.

Un apprendimento da cuccioli rimane per la vita, ma se ciò non è avvenuto, si può riprendere l’insegnamento anche quando il cane è adulto. È poi, sempre fondamentale, aiutare il cane, essere pazienti e procedere in modo progressivo, gratificando il comportamento adeguato alla situazione senza punire gli errori, ma correggendoli e indirizzando l’animale verso il comportamento corretto, motivandolo a godere della macchina perché gli consente di condividere momenti piacevoli con le persone con cui vive.

Come procedere:

  • 1

    Insegnare, come prima cosa, al cucciolo a restare sulla copertina quando è in casa, utilizzandola anche al­l’esterno e in macchina. La copertina diventa la sua cuccia: si può anche usare un trasportino – il Kennel – di dimensioni adeguate, che non dovrà essere chiuso ma lasciato aperto affinché possa accedervi ed uscirne a piacimento, trasformandosi in un luogo sicuro e gradevole;

  • 2

    Mettere la copertina sul sedile posteriore e se­dersi vicino a lui, oppure nel baule, se si ha una station wagon o un suv. In certi casi potrebbe essere utile usare il Kennel che farà da “tana” per il no­stro amico a quattro zampe;

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  • 3

    abituare il cucciolo sin dai due mesi di età al­l’auto, facendolo salire prima con la macchina spenta, poi con la macchina col motore acceso e quando mostra di gradire l’auto fare brevi tragitti tenendolo in braccio e coccolandolo;

  • 4

    nella fase di conoscenza della macchina è utile farlo giocare con qualcosa che gli piace molto e che conosce bene. Il gioco è infatti un valido strumento per evocare emozioni positive, il cucciolo si diverte con l’uomo che, a sua volta, deve essere piacevolmente coinvolto;

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  • 5

    pensare all’allenamento all’automobile come ad un momento di divertimento reciproco: non esiste una formula che valga per tutti i casi, ma consiglio di usare la fantasia, esattamente come fanno i bambini che riescono a trasformare un manico di scopa in un cavallo. Una macchina potrebbe diventare un luogo per una caccia al tesoro… o chissà cos’altro;

  • 6

    iniziare con brevi viaggi, di pochi minuti, se­guendo il medesimo percorso, quindi, dopo qualche giorno, allungare progressivamente il tragitto e andare in posti nuovi, ma questo solo quando il cane si sarà messo tranquillo a cuccia (non deve ansi­mare, sbavare, agitarsi, vomitare, uggiolare in modo insistente o cercare di uscire dall’abita­colo);

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  • 7

    quando il cane riprende ad ansimare, sbavare, agitarsi (o vomita), o ad uggiolare in modo insistente e a cercare di uscire dall’abitacolo, consiglio di accoglierlo e consolarlo e di ritornare immediatamente a casa per ricominciare nei giorni successivi un nuovo percorso più breve;

  • 8

    tenere a digiuno il cane prima di una “esercitazione di viaggio” e comunque prima di ogni viaggio;

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  • 9

    un valido ausilio possono essere i feromoni di sintesi spruzzati nell’abitacolo, vanno nebulizzati trenta minuti prima di far salire il cane in auto e l’abitacolo va areato in modo che si disperda la parte alcolica. Un’alternativa allo spray, esiste un collare con i feromoni – che ha una durata di trenta giorni – che può essere indossato dal cane;

  • 10

    durante il periodo di allenamento alla macchina, vanno evitati come meta i viaggi presso il veterinario, dove il cane potrebbe avere un’esperienza spiacevole; si consiglia invece di condurlo in campagna o al parco dove il cane, una volta sceso dall’auto, potrà giocare con il suo compagno umano o con altri cani;

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  • 11

    se, nonostante tutti questi accorgimento, il cucciolo continua a rifiutarsi di sa­lire in macchina, o se una volta diventato adulto non vorrà più viaggiare in auto, non ci si deve scoraggiare e rinunciare ad abituarlo alla macchina, ma si devono tenere presenti queste indicazioni:

    – non sottovalutare i sintomi di disagio manifestati dal­l’animale in quanto significano una sofferenza: intervenire tempestiva­mente significa aiutare lui e anche voi stessi:

    – non provare a caricare con la forza il cane sulla macchina;

    – evitare altri viaggi;

E comunque consiglio di contattare il Medico Veterinario curante che potrà fornire le informazioni per la corretta ge­stione del cane in auto anche suggerendo una visita dal Veterinario Esperto in Comportamento Animale.

Ricordo infine di attenersi sempre, per il trasporto del cane, a quanto stabilito dal Codice della Strada.

Quando la paura di viaggiare è una patologia

La cinetosi

Il “mal d’auto” è un disturbo che colpisce gli animali quando sono su mezzi di trasporto: navi, aerei, treni, auto. Il disturbo è dovuto alla stimolazione delle strut­ture dell’equilibrio che sono poste a livello dell’orecchio interno, a seguito di sollecitazioni legate al movimento dell’autoveicolo, si parla di cinetosi.

Il cane sbava, con fili di saliva che gli scendono dalla bocca (scialorrea), può gemere per il disa­gio che prova, sino ad arrivare al vomito del cibo ingerito nelle ultime ore, o se a digiuno di succhi gastrici.

Non è necessario fare lunghi viaggi, poche cen­tinaia di metri sono sufficienti per l’insorgere dei sintomi. Se il proprietario non si ferma, il cane si agita, diventa irrequieto, geme e sbava sempre più copiosamente. Il calmarlo con coccole, cibo, carezze, peggiora la situazione, si consiglia di fermarsi e riportare il cane a casa, possibilmente a piedi, o girando l’auto e facendo rapidamente la strada del ritorno.

In questo caso è bene rivolgersi al veterinario che può fare una diagnosi e consigliare un farmaco adeguato e una terapia cognitiva per curare questa patologia.

La paura di viaggiare come sintomo di una fobia post-traumatica

Quando un cane ha avuto un trauma durante un viaggio in macchina, a seguito di un incidente stradale, anche senza averne conseguenze fisiche, lo sposta­mento in auto diventa un evento stressante che porta alla comparsa di una patologia che rientra tra le fobie post-traumatica. Alla vista della macchina, il cane fugge, si nasconde, non si lascia pren­dere, trema, ansima, ma può anche aggredire il proprietario che cerca di metterlo a forza sul veicolo.

Quando insorgono i sintomi descritti sopra è ne­cessario ricorrere all’aiuto di un Veterinario Esperto in Comportamento Animale.