IL PONTE DELL’ARCOBALENO, MANO NELLA ZAMPA

Il Consiglio Regionale del Piemonte, con la recente proposta di legge n.215 destinata a modificare la legge regionale n.15 del 3 agosto 2011  che dispone in materia di cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri,  consentirà, qualora sarà approvata, la tumulazione delle ceneri degli animali da affezione nella tomba, nel loculo o nella tomba di famiglia del proprietario dell’animale. Tale proposta è aperta alla consultazione pubblica sino al prossimo 9 ottobre.

In pratica questa norma consentirà ai proprietari degli animali da affezione, previa espressa volontà del defunto e dei suoi eredi, di tumulare l’urna con le ceneri del proprio cane, gatto, coniglio, furetto, ecc..

Sono considerati animali da compagnia tutti quelli elencati nella Convenzione europea per gli animali da compagnia e nell’Accordo Stato-Regione recanti disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-terapy.

Questo è quanto riporta il settimanale AnmviOggi del 22 settembre.

L’animale può essere tumulato se cremato e se tutto avviene nel rispetto delle norme igienico sanitarie relative alla cremazione delle spoglie degli animali che non sono destinati all’alimentazione umana; i costi sono a carico del proprietario dell’animale o dei suoi eredi, secondo le indicazioni del Comune di residenza.

Un altro aspetto importante di questa proposta di legge è che viene considerato “animale da compagnia” ogni animale tenuto, o destinato ad essere tenuto dall’uomo, in particolare presso il suo alloggio domestico, per suo diletto e compagnia, senza fini produttivi od alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all’uomo, come il cane per disabili, gli animali da pet-therapy, da riabilitazione, e impiegati nella pubblicità (AnmviOggi 22/09/2023).

A mio avviso si tratta di una proposta di legge di grande umanità e sensibilità verso quegli animali (qualunque animale) che condividono con noi la vita, che ci stanno vicini, aiutandoci, facendoci compagnia e sostenendoci nei momenti difficili con la loro presenza silenziosa ma piena di affetto.

A questo proposito, nell’inserto La Lettura del Corriere della Sera del 17 settembre scorso, mi ha colpito la bella intervista a Bruno Bozzetto (titolo evocativo: Una pecora in salotto per salvare i ragnetti,) che racconta di vivere con una pecora in casa, animale non certo conosciuto come animale da compagnia, ma che lo diventa se fa “compagnia e rende felice un altro essere vivente”.

Inoltre, riguardo alla proposta di legge che a breve entrerà in vigore, sottolineo la particolare coincidenza temporale della sua pubblicazione con i giorni nei quali inizia il festival “Torino Spiritualità” che ha come sottotitolo: “Della morte ovvero della vita” : dal 27 settembre al 1° ottobre si dibatterà sul tema della morte.

La dottoressa Barbara Alessio ed io parteciperemo domenica 1° ottobre, alle 10.00, all’incontro che si svolgerà al Circolo dei lettori dove presenteremo il nostro libro “L’ULTIMA CAREZZA, le emozioni degli animali e degli umani nell’eutanasia e nel lutto”; si parlerà del lutto quando si interrompe il legame tra l’uomo e il suo animale.

La morte del pet, il lutto, la tumulazione dei resti, sono argomenti tristi ma che fanno parte della vita, ed è giusto essere coscienti che una vita bella, felice e condivisa con un animale che amiamo e che ci ama, terminerà, per quanto lunga potrà essere, ma non finirà mai il cammino di amore che ci unisce.

Come disse Woody Allen: “non ho paura di morire, è che preferirei non essere lì quando succede” e mi permetto di aggiungere: ma se ci sarò, mi piacerebbe sapere che prima o poi sarò vicino al mio cane, al mio gatto, o, più in generale all’animale che mi ha accompagnato su questa terra per tanti anni.