I fondamentali e le caratteristiche della relazione uomo-animale

I FONDAMENTALI E LE CARATTERISTICHE DELLA RELAZIONE UOMO-ANIMALE

La relazione è un rapporto che si instaura quando due soggetti entrano in contatto creando una intesa reciproca.

L’animale e l’uomo si incontrano su dei piani comuni che sono definiti dalle dimensioni di relazioni, ossia dalle interazioni che un animale e un uomo mettono in atto in una particolare situazione: il gioco, le attività ludiche, l’esplicazione dell’affettività, dell’accudimento dell’altro e della ricerca di accudimento, eccetera.

Questo è possibile perché, la storia evolutiva dell’uomo e degli animali domestici ( cane, gatto, cavallo, asino, coniglio), è stata segnata da costanti  incontri su varie motivazioni comuni e condivise.

Il cane è un predatore come l’uomo, per questa ragione  è stato semplice, inizialmente, aiutarsi nella caccia e averne dei vantaggi reciproci. Anche il gatto è un predatore di piccole prede, che ha trovato nell’uomo un amico, adoperandosi a liberare i granai dai roditori in cambio di ospitalità e affetto.

Pure con il cavallo, l’asino, il coniglio si è istaurato un rapporto, inizialmente su base utilitaristica: l’uomo li ha usati per il lavoro o per il sostentamento ma, con il passare del tempo, hanno acquisito lo status  di compagni che danno un sostegno emotivo.

Il rapporto tra l’uomo e gli animali ha avuto, e in certi casi ha ancora, dei momenti conflittuali e di sfruttamento dalla parte umana ma, progressivamente, le cose sono cambiate, l’animale non è più un essere inferiore da sfruttare e maltrattare ma un essere vivente con delle peculiarità da conoscere.

Darwin, con la sua teoria sull’origine delle specie, dimostrando la piena continuità tra gli esseri umani e gli altri esseri viventi e negando l’antropocentrismo ha promosso indirettamente la ricerca scientifica sul comportamento e sulla mente animale. L’uomo, dopo Darwin, non è più al centro del mondo ma è parte di esso, ha diritti e doveri verso gli altri esseri viventi, per cui la mentalità volta allo sfruttamento è cambiata in mentalità collaborativa.

Finalmente agli animali è stata riconosciuta la dignità di esseri senzienti, capaci di provare  emozioni, di sentire piacere e dolore, di fare cose perché motivati, ossia perché provano piacere. Ciò implica che tra gli esseri umani e gli esseri animali la relazione deve basarsi sulla comprensione delle differenze, sull’accettazione di queste e sulla collaborazione.

La zooantropologia e  le scienze comportamentali hanno riconosciuto questo principio e hanno offerto all’uomo  strumenti per relazionarsi in modo corretto con gli animali.

Questi sono diventati dei partner di lavoro, di vita, di momenti difficili, così come noi umani lo siamo diventati per loro in quanto la relazione oggi si fonda sulle emozioni, sulle motivazioni, ossia su cosa un essere vivente è portato a fare e cosa ricerca per essere gratificato.

Ippocrate settecento anni prima di Cristo consigliava la convivenza con gli animali come supporto per la cura dello stress e dell’insonnia, da allora gli animali hanno sempre avuto un ruolo nella salute dell’uomo, nonostante fossero considerati alla stregua di automi.

Oggi, finalmente, questo rapporto ha trovato un equilibrio che, in verità, si era perso non certo per colpa dei nostri amici a quattro zampe.

Gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) ne sono il risultato e la testimonianza che, la relazione tra uomo e animale, è una relazione basata sul reciproco rispetto e sul riconoscimento, da parte dell’uomo, del valore che questo rapporto ha per il benessere di tutti gli attori.