Articolo pubblicato su LA STAMPA edizione di ASTI
22 marzo 2022

L’EDUCAZIONE DEL CANE

MANGIARE PER NUTRIRSI E PER FARE GRUPPO

Il cane mangia per nutrirsi e, il tipo di alimento e la quantità è in funzione della taglia, dell’attività fisica e della temperatura dell’ambiente in cui vive. Alimentarsi è però anche un modo per socializzare e per fare gruppo, come noi uomini ci riuniamo due o tre volte al giorno con i nostri famigliari o gli amici per il rito del pranzo, così al cane fa piacere condividere con il gruppo il cibo; mangiare è un momento di aggregazione sociale.

La digestione

Il cane si può dire che “gusti” con l’olfatto (senso molto sviluppato nel cane): prima annusa il cibo, poi lo prende in bocca e lo gusta. L’alimento ingerito viene triturato e umidificato con la saliva per passare, attraverso l’esofago, nello stomaco dove è digerito in circa tre ore e il transito continua nell’intestino. Le preferenze alimentari della madre vengono in parte tra-smesse al cucciolo, perché il sapore dei cibi mangiati dalla madre in gravidanza passa nel latte e condiziona il gusto del neonato.

Il comportamento alimentare

Ci sono fattori che influenzano il comportamento alimentare del cane:

  • la razza: i soggetti di razze di piccola taglia sono più selettivi nelle scelte alimentari;
  • il sesso: la sterilizzazione aumenta l’appetito, sia nella femmina che nel maschio;
  • la temperatura dell’alimento: il cane predilige un alimento tiepido, si consiglia di somministrare il cibo a temperatura ambiente, e, in caso di inap­petenza, di aggiungere acqua tiepida all’alimento, in particolare se è secco. Il calore fa risaltare l’odore e il gusto dei cibi;
  • l’odore: come si è già detto è importantissimo per la scelta alimentare del cane;
  • il sapore: meno importante del­l’odore perché il cane ha meno capacità di distinguere i sapori (acido, salato, amaro, dolce);
  • la consistenza: alimenti morbidi e umidi sono molto graditi;
  • l’ora del pasto: il cane preferisce consumare il cibo di giorno; si consiglia di somministrare al cucciolo tre pasti al giorno, per passare a
    due verso l’anno di età. Il cane ama la routine, è importante rispettare l’ora in cui si da il cibo;
  • l’ambiente: il cibo deve essere somministrato in un luogo tranquillo.

Mangiare fa parte dei comportamenti del cane e, come tale, ha una sequenza precisa.

Il cane prima annusa il cibo e lo seleziona: a tutti è capitato vedere il nostro amico annusare attentamente il cibo che c’è nella ciotola e poi sce­gliere quello con il profumo migliore, scartando quello ritenuto meno saporito. Poi si passa alla fase consumatoria con la presa del cibo e la masticazione: è una fase molto rapida, perché il cane mastica poco. Infine c’è l’acquietamento che coincide con la digestione, il cane si apparta sulla sua copertina e sonnecchia.

Il nostro amico a quattro zampe è veloce a finire il suo pasto e sovente va a chiedere il cibo che stanno consu­mando le persone della famiglia. Si avvicina e guarda le persone con occhi languidi: a questa richiesta “educata” è legittimo rispondere of­frendo uno snack (chiedere al proprio Veterinario consiglio su cosa è meglio per il cane); quando invece passa correndo da un commensale all’altro ansimando, abbaiando o uggiolando con insistenza, poiché questo non è un comportamento “auspicabile”, non bisognerebbe cedere alla richiesta e sarebbe opportuno, se il cucciolo non fosse intenzionato a desistere, consultare il Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale (MVECA) o il Veterinario curante. Se poi il cucciolo richiede cibo abbaiando in modo assertivo o, peggio, ringhia è bene prendere subito provvedimenti, consultando il Veterinario curante o il MVECA.

E se il cane non mangia o mangia continuativamente, come intervenire?

La prima cosa da fare è richiedere una visita veterinaria per escludere una patologia: se non si tratta di un problema organico, si valuterà il disturbo del comportamento, cosa che richiede una visita comportamentale. Un forte stress potrebbe essere il motivo della inappetenza (la fobia post traumatica, o la fobia per un luogo, o un oggetto, o per le persone, ecc) oppure uno stato depressivo che porta il cane ad isolarsi, ov­vero – ancora – il cane che mangia continuamente qualsiasi cosa potrebbe essere affetto da sindrome di ipersensibilità/ iperattività.

Il nostro amico a quattro zampe, poi, potrebbe rubare il cibo, comportamento normale per quei cani che hanno vissuto da randagi e sofferto la fame, in ogni caso tale condotta sarà da valutare con un esperto.

Un altro problema che potrebbe presentarsi è il cucciolo che difende il suo cibo ringhiando e aggredendo: anche in questo caso è necessario consultare il MVECA, per valutare la relazione tra il cane e i membri della famiglia.

Le cause di questo comportamento potrebbero essere: la fame patita in passato, o certi comportamenti molto consigliati in passato, come togliere la ciotola, o mettere le mani nella sua ciotola, chiedendogli di interrompere il pasto – sarebbe come se al ristorante un cameriere che ogni tanto passasse e vi portasse via il piatto mentre state ancora mangiando…, molto irritante! – oppure la difesa di una risorsa.  Quest’ultimo comportamento è più frequente nel caso di un cibo speciale che non nella quotidianità.

Se il pasto è un momento di socializzazione e conviviale, per cui la famiglia deve condividere con il cane la gioia di gustare il cibo, ciò non significa che dobbiamo dargli quello che man­giamo noi. Ma va affermato il principio che il cane deve essere presente e partecipare a questo mo­mento della giornata in cui tutti i membri del gruppo sono insieme. Per questo è importante invitare il cane a venire in sala da pranzo e, allo stesso modo, invitarlo, terminato il pasto, ad uscire con i membri del gruppo, perché questo crea affiatamento e condivisione.

Insegnare al cucciolo il comportamento a tavola

  • 1

    Step 1

    Somministrare il pasto al cane ad orari precisi della giornata;

  • 2

    Step 2

    Dare al cucciolo un pasto al mat­tino, uno all’ora di pranzo e uno alla sera, verso l’anno di età passare a un pasto al mattino e uno alla sera;

  • 3

    Step 3

    Se il cane mangia in casa con la famiglia, posizionare la ciotola del cibo nella camera da pranzo;

  • 4

    Step 4

    Collocare la cuccia, o una copertina, in modo che il nostro amico possa assistere al pasto della famiglia;

  • 5

    Step 5

    Il cane può mangiare prima, durante, o dopo il pasto delle persone: se è un soggetto molto af­famato, si consiglia di nutrirlo prima che la fa­miglia si metta a tavola, per evitare che si agiti troppo durante l’attesa, diversamente il nostro amico potrebbe consumare il pasto con i membri della famiglia o anche in un momento succes­sivo;

  • 6

    Step 6

    Si consiglia di non disturbare il cane mentre mangia, togliendogli la ciotola o mettendo le mani dentro la ciotola per prendere il cibo o, ancora, accarezzandolo e pretendendo un “seduto” prima di offrigli la ciotola. Queste pratiche non hanno una funzione educativa, anzi allenano il cane a competere per il cibo e a difenderlo ringhiando o addirittura mordendo;

  • 7

    Step 7

    Prima che le persone si siedano a tavola, è buona norma chiamare il cane e invitarlo a venire ad accomodarsi nella sua cuccia, e durante il pasto offrigli, a cadenza regolare, un bocconcino dopo ogni portata; il bocconcino dovrà essere appetitoso ma adeguato alla sua dieta chiedendo al veterinario curante il tipo di alimento da usare;

  • 8

    Step 8

    Se il cane non vuole assistere al vostro pasto, non lo si deve obbligare, ma se è presente e chiede con insistenza il cibo, arrivando anche a ringhiare, bisogna intervenire organizzando di nuovo la strutturazione di questo importante momento (vedi punto 7). Se ringhia per avere del cibo, lo si deve allontanare immediatamente dalla sala da pranzo impeden­dogli l’accesso con un cancelletto, che però gli consenta di vedere la famiglia e consultare il MVECA;

  • 9

    Step 9

    Terminato il pasto lo si inviterà ad uscire dalla sala pranzo e lo si coinvolgerà in un’altra attività.