Articolo pubblicato su LA STAMPA edizione di ASTI
3 febbraio 2023

MEDICINA COMPORTAMENTALE ANIMALE

COME FAR DIMAGRIRE IL GATTO

COME FAR DIMAGRIRE IL GATTO

Se mettere a dieta il cane è per molte persone una una mission impossible, far perdere peso a un gatto che vive in casa è una impresa suicida.

Lo scrivo a ragion veduta perché il gatto che ha come suo territorio abituale le quattro mura di casa, senza il cibo come valvola di sfogo allo stress da luogo chiuso, potrebbe esplodere e riversare la sua rabbia felina sui compagni umani che condividono con lui l’abitazione.

Quindi il solo consiglio saggio che vi potrei dare è: NON FATELO INGRASSARE.

Ovvero la prevenzione è l’unico modo per salvarvi la vita e non diventare prede del felino che avete adottato per condividere momenti di coccole e di vita.

Ma io sono ottimista e quindi mi avventuro nei meandri dei consigli, più o meno giusti per aiutarvi a far tornare il “vitino da vespa” ai nostri amanti gatti.

Iniziamo con i falsi miti

Non è vero che l’alimentazione ad libidum fa ingrassare il felino domestico, mentre dare da mangiare ad orari precisi consente di gestire il cibo e non farlo aumentare di peso.

Il gatto è un animale cosiddetto sbocconcellatore, ovvero abituato a fare piccoli pasti e frequenti, il suo organismo non è predisposto a mangiare grandi quantità do cibo poche volte al giorno. Quindi non va bene dare l’alimento ad ore prestabilite come al cane, per esempio al mattino, a mezzogiorno e alla sera. In questo modo quando ha il cibo si abbuffa, mangia voracemente e tende di più ad ingrassare. L’approccio fisiologicamente corretto è lasciargli il cibo a disposizione, i particolare le crocchette, affinchè ne mangi tre o quattro ogni momento della giornata che ne sente la necessita. Il cibo umido può essere suddiviso in tre/quattro somministrazioni al giorno, che il gatto tenderà a mangiare, perché piccole dosi. Questo modo di somministrazione del cibo riduce lo stress del gatto dovuto al non trovarlo quando il suo organismo lo richiede, il cibo diventa anche un momento di attività.

Si potrebbe obbiettare, ma un gatto abituato a mangiare ad orario prestabilito, quando trova il cibo lo mangia tutto, perché sa che poi non ne avrà per un po’ di tempo.
Questo è vero, per cui è bene o dare piccole quantità di croccantini, una decina di crocchette per volta, ogni ora, se si ha la possibilità di stare a casa, oppure usare i dispenser temporizzati, sia per il secco che per l’umido.

Non è vero che il gatto deve cercare il cibo, che noi umani nascondiamo, affinché questo sia come una preda e stimoli il suo istinto di caccia.

L’alimento sia un arricchimento alla sua vita noiosa di appartamento. Bisogna lasciare i croccantini e l’umido nell’abituale punto cibo nella casa e, mettere in giro per questa del cibo che il gatto dovrà cercare. In alto su un mobile, oppure si può prendere il contenitore delle uova fresche e mettere dentro all’incavo porta uova dei croccantini che il nostro felino deve tirare fuori con la zampina. È un modo per attivare l’istinto di predazione e di indurlo a muoversi ricercando il cibo. Il percorso deve essere preparato e in parte mostrato al gatto, il suo impegno intellettuale, emotivo e fisico sta nella ricerca di questo e nella soddisfazione di trovare un bocconcino, un po’ come trovare e catturare una preda. Ribadisco che il cibo nella ciotola dove di abitudine lo trova non deve essere tolto, diversamente il gatto si stresserebbe.

Non è vero che farlo giocare con il laser gli fa fare attività fisica e quindi non lo fa ingrassare, o lo fa dimagrire.

Il gioco con il laser è un gioco eccitatorio, che agita il gatto, catturare la lucina rossa diventa per lui un’ossessione. Di conseguenza assume cibo per scaricare lo stress,  il cibo assume una valenza terapeutica, ergo invece di dimagrire ingrassa. L’attività fisica dovrebbe stimolare il movimento fisico, ma anche quello “mentale”, ovvero dovrebbe appagare. I problem solving, o i giochi fatti insieme alle persone di famiglia assolvono a questo scopo. Se usate cibo per premiare il gatto, riducete la quantità di quello che date abitualmente, ma, dategli un premio molto, molto buono, non il solito croccantino.

Non è vero che l’alimentazione commerciale – crocchette e scatolette o bustine – fa ingrassare il gatto.

Gli alimenti commerciali, se bilanciati, associati ad una normale attività fisica, per le esigenze del gatto, non lo fanno ingrassare di più di un’alimentazione casalinga inadeguata. Le diete dimagranti possono essere anche commerciali, per cui la scelta è legata al parere del medico veterinario nutrizionista, alle preferenze alimentari del gatto e alla praticità di somministrazione.

Infine, non è vero che se il gatto vive solo in casa ingrassa, perché dorme tutto il giorno, dipende da quanti stimoli gli offre la casa e quanto siamo in grado di arricchire l’ambiente.
Se andate su internet e digitate: arricchimento ambientale per gatto, troverete una marea di idee, è sufficiente adeguare l’appartamento alle sue esigenze. Ma la condizione ottimale sarebbe consentirgli di stare dentro e fuori, a piacimento del gatto. Anche questo è possibile se si abitua il piccolo felino a restare fuori casa sin da adolescente, se si accetta di non avere il nostro amico sempre sotto controllo, con i rischi connessi e se gli si mette il microchip che consente di rintracciarlo se si perde, ci sono anche i collari con il gps. Il microchip può essere associato ad una gattaiola che lo legge lasciando massima liberta al gatto e a noi che non dobbiamo fargli da portinaio, impedendo agli altri gatti del vicinato di non entrare nella nostra casa.