Articolo pubblicato su LA STAMPA edizione di ASTI
26 gennaio 2024

BONUS ANIMALI DOMESTICI

Bonus veterinario 2024

Nella legge di Bilancio 2024-2025, appena approvata ed uscita sulla Gazzetta Ufficiale è stato inserito il Bonus animali domestici.

Questa misura consente alle persone ultra 65enni che vivono con un animale domestico – a condizione che abbiano un reddito certificato ISEE inferiore a 16.215 euro annui (articolo 1, commi 207-208-209) – di accedere a un fondo volto a “sostenere i proprietari di animali d’affezione nel pagamento di visite veterinarie e operazioni chirurgiche veterinarie, nonché nell’acquisto di farmaci veterinari”

Entro il 30 marzo 2024 un decreto del Ministero della Salute, adottato di concerto con il Ministero dell’Economia e delle finanze indicherà i criteri di ripartizione delle risorse e le modalità di accesso al fondo (fonte: https://www.anmvioggi.it/rubriche/fisco/75367-fondo-spese-veterinarie-decreto-attuativo-entro-marzo.html).

Il governo ha stanziato 750mila euro in tre anni, ripartiti in 250 mila euro per il 2024, 250 mila euro per il 2025 e 250 mila euro per il 2026.

Questi finanziamenti servono a coprire le spese veterinarie per gli animali da affezione e da compagnia che secondo il DPCM del 28 febbraio 2003 sono: “ogni animale tenuto, o destinato ad essere tenuto, dall’uomo, per compagnia o affezione senza fini produttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all’uomo, come il cane per disabili, gli animali da pet terapy, da riabilitazione e impiegati nella pubblicità. Gli animali selvatici non sono considerati da compagnia.”

Quindi il bonus è rivolto ai proprietari di cani, gatti, roditori, conigli, furetti, e uccelli e serve a coprire le spese sanitarie, ovvero le visite, gli interventi chirurgici, l’acquisto dei farmaci e tutti i costi inerenti la cura sanitaria dell’animale.

Gli altri animali, come gli anfibi, gli animali acquatici, ecc., che sono ospitati dalle famiglie italiane dovranno aspettare altre direttive che potrebbero essere emanate in seguito.

La cifra stanziata, a fronte dei circa 20milioni di cani e gatti che vivono in casa degli italiani, non è elevata ma bisogna precisare che essendo questo bonus destinato a persone che hanno un animale e un reddito molto basso, è comunque un segnale di riconoscimento del valore sociale degli animali domestici.

Oltre a questo bonus va a sommarsi la possibilità, che c’è da alcuni anni, di detrarre le spese veterinarie dalla dichiarazione dei redditi.

Anche in questo caso bisogna segnalare che il legislatore, nonostante l’iva sulle prestazioni veterinarie sia del 22%, ha previsto una detrazione fiscale pari al 19% per spese fino a 550 euro, con una franchigia di 129,11 euro.

Questi interventi del governo per aiutare le persone che hanno un animale vanno nella direzione di tutelare i pets che vivono in famiglia, non solo con leggi che riconoscono i loro diritti e che ne definiscono il ruolo sociale, ma anche con norme che aiutano materialmente le persone che li amano e che hanno deciso di condividere con loro l’amore che danno.

Perché se l’amore è l’aspetto positivo della convivenza c’è anche quello oneroso rappresentato dai costi per le cure e da quelle per l’alimentazione che nel 2022 , secondo i dati dell’ASSALCO (Associazione nazionale imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia), ha raggiunto, per i cani e i gatti, la cifra di 2 miliardi e 760 milioni di euro, somma che si riferisce al solo cibo commerciale senza tenere conto della spesa per l’alimentazione cosiddetta casalinga.

Ma questo è un altro capitolo del rapporto animale-uomo: per quest’anno il bicchiere mezzo pieno è rappresentato da questi primi 250 mila euro per le spese sanitarie, in futuro si vedrà…