Articolo pubblicato su LA STAMPA edizione di ASTI
3 marzo 2023

MEDICINA COMPORTAMENTALE ANIMALE

ANIMALI NEI NEGOZI

Gli animali nei negozi

Un noto social ha pubblicato il post di un cane e di un uomo del soccorso alpino che entravano in un cunicolo, scavato in un ammasso di neve, in fondo al quale si intravedeva una persona, e la didascalia recitava: “adesso esponete il cartello io non posso entrare”.

Mi è piaciuto molto, perché è una bella provocazione, che  fa riflettere in quanti modi diversi vediamo gli animali.

Come degli eroi, quando ci aiutano, come dei soggetti da proteggere, o da amare, senza i quali la vita di molti di noi sarebbe diversa, meno ricca e felice, come esseri da tutelare, o da ingabbiare con leggi, e divieti, ma raramente come soggetti che dovremmo aiutare ad esprimere la loro natura, pur vivendo in un ambiente urbano. Sono consapevole di addentrarmi in un terreno impervio e difficile da esplorare.

Contemporaneamente a quel post ho letto sul quotidiano on line www.anmvioggi.it un articolo dal titolo: Igiene degli alimenti, ulteriore chiarimenti sull’accesso degli animali,  che mi ha, parimenti, incuriosito. L’argomento tratta dei “chiarimenti -ulteriori- sulle regole e sulle condizioni di accesso agli animali domestici negli esercizi di vendita di alimenti, supermercati compresi”.

Sembra un argomento tecnico senza nessuna implicazione nella vita degli animali, in realtà non è cosi, in particolare per i cani.

Pensiamo ai single che hanno un cane che ha difficoltà a restare a casa da solo

obietterete che il problema si presenta in più occasioni della giornata, in particolare quando le persone vanno a lavorare e quindi che non cambia molto se non lo si può portare a fare la spesa, oppure, in questo caso, basta organizzarsi per andare al mercato, che è uno spazio aperto. In realtà non è proprio così: la seconda soluzione è attuabile, teoricamente, ma per quanto riguarda i momenti in cui questi animali rimangono da soli , il discorso cambia.

Spesso sono soggetti che si abituano ad una routine, ovvero accettano il distacco dal referente umano in orari fissi, per esempio quelli del lavoro, ma in orari diversi vanno in panico, stanno male e manifestano la loro sofferenza, con distruzioni, ululati, abbai, defecazione e minzione. Tutte situazioni spiacevoli, per il cane, per la persona e per i condomini, o i vicini. Sapere in quali luoghi è consentito accedere con un animale e in quali luoghi è impedito, è molto utile.

Ma cosa dice il Ministero della Salute per la questione sicurezza alimentare?

Fatta questa premessa riguardo ai luoghi dove gli animali possono andare, ritorniamo ai chiarimenti del ministero della Salute, il Direttore Generale della Sicurezza Alimentare Ugo Della Marta scrive: “Il tenore della normativa appare abbastanza chiaro, pertanto nei locali o aree laddove i cibi sono preparati, trattati o conservati l’accesso degli animali domestici dovrebbe essere impedito”e aggiunge “nei luoghi dove gli alimenti sono preparati, trattati o conservati è necessario che l’Operatore del settore alimentare predisponga procedure adeguate per tenere sotto controllo la presenza di animali infestanti ed impedire l’accesso agli animali domestici.”. Il dirigente fa riferimento al Regolamento (CE) N. 852/2004 (Allegato II, capitolo IX – punto 4).

I cani delle persone non vedenti o delle forze dell’ordine?

Inoltre i cani delle persone non vedenti o delle forze dell’ordine possono entrare ma l’Operatore dovrà adottare procedure per evitare che esso sia fonte di contaminazioni. Viene anche precisato che il supermercato non può essere solo considerato un luogo di distribuzione degli alimenti, per il quale il Regolamento non prevede un espresso divieto. Infatti potendo esserci aree di produzione di alimenti, come laboratori di preparazione di pesce da consumarsi crudi o laboratori lattiero caseari e di gastronomia, rientrerebbe nel novero degli esercizi vietati agli animali.

L’esercente, se consente l’accesso agli animali, deve garantire che gli animali non vengano a contatto con gli alimenti sfusi o confezionati, inoltre deve valutare la possibilità che gli animali contaminino gli alimenti -per esempio se i cani sono tenuti nel carrello con gli alimenti- prevenendo tali situazioni.

Ricordo, anche, che il comune di Asti si è dotato nel 2016 di un Regolamento per la tutela, il benessere e la detenzione degli animali, che si trova sul sito della nostra amministrazione (https://asti.etrasparenza2.it/archivio19_regolamenti_0_8285.html), che riporta queste e altre regole per la gestione degli animali.

Nello specifico al Capo III, articolo 20 il punto 7 recita: È consentito l’accesso ai cani nei locali aperti al pubblico compresi luoghi dove si somministrano alimenti (bar, Pizzerie, ristoranti) purchè gli stessi siano puliti, educati e socializzati, salvo espresso divieto del gestore del locale, mediante apposizione di un cartello ben visibile e leggibile..

Il punto 8 ribadisce quando precisato nella nota del Ministero: non è consentito l’accesso ai cani, gatti e altri animali dove si preparano, si immagazzinino o si espongono alimenti come supermercati, negozi di frutta e verdura, cucine ecc….

Per concludere, è bene che i referenti degli animali siano a conoscenza di queste e altre norme che regolano la vita degli animali in città e a tal proposito vi invito ad andare a consultare il regolamento della nostra città, perché troverete interessanti indicazioni sulla gestione dei vostri animali.