LA NUOVA NORMALITÀ POST QUARANTENA

Nati e adottati nella pandemia: i cuccioli

A cura di FRANCO FASSOLA Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale Past President SISCA (Società Italiana Scienze del Comportamento Animale) Presidente AIRS (Associazione Istruttori e Riabilitatori SISCA) e di NICOLE LORENTI Segretaria AIRS Istruttrice e Riabilitatrice SISCA.

Il ritorno alla vita “normale”, dopo il lungo periodo di quarantena vissuto anche dai nostri cani, può presentare alcune difficoltà di adattamento e di separazione. Improvvisamente, il nostro cane vede tutte le persone attorno a lui con il volto coperto dalla mascherina; altrettanto drasticamente, vede il suo proprietario uscire di casa e assentarsi per molto tempo, per la ripresa del lavoro. Un paragrafo è specialmente dedicato alle problematiche che potrebbero interessare il cucciolo adottato durante la pandemia. Questi semplici consigli hanno lo scopo di aiutare i proprietari e i loro cani a superarle. Sono consigli di “normalità”, pensati per cani che non presentano patologie comportamentali. Per i cani con malattie del comportamento sarà invece necessario ricorrere alle terapie del Medico Veterinario esperto in comportamento animale.

Nati e adottati nella pandemia: i cuccioli

I cuccioli che sono arrivati presso la loro nuova casa durante l’epidemia (o che erano arrivati da pochi mesi) non hanno potuto fare molta esperienza con l’ambiente esterno e con le persone non di famiglia, esperienza che dovrebbero cominciare a fare tra il secondo e il quarto mese di vita. Tuttavia, anche stando in casa è possibile aiutarli nel loro sviluppo comportamentale:

1 Familiarizzare il cucciolo con stimoli tattili e substrati diversi: il pavimento dell’abitazione, l’asfalto, il cemento, la terra e l’erba (quando sono portati fuori nel rispetto delle norme vigenti). Essendoci meno persone e animali in circolazione, sarà più facile dare loro il tempo per conoscere questi stimoli differenti;

Individuate un posto esterno alla abitazione dove condurre il cane a fare i bisogni: non essendoci in giro molte persone e cani, avrete più tempo per consentirgli di trovare la concentrazione giusta per fare l’urina e le feci. Consultate il medico veterinario esperto in comportamento e l’educatore cinofilo per avere indicazione su come insegnare al cane ad eliminare fuori casa (ci sono alcuni accorgimenti che possono facilitare l’apprendimento);

3 Rinforzare il comportamento di richiesta del cucciolo: quando è in difficoltà e vi guarda chiedendovi aiuto, rispondete alla sua richiesta e premiatelo con una coccola, un “bravo” o un piccolo premio in cibo. In questo modo creerete un legame di fiducia e il cucciolo vedrà in voi un punto di riferimento per affrontare il mondo;

4 Fategli indossare in casa, per brevi periodi, il collare, la pettorina, per abituarlo ad un elemento sconosciuto; all’inizio potrebbe grattarsi o inibirsi ed allora distraetelo con un gioco;

5 Mettete al cucciolo il guinzaglio in casa e fategli fare brevi percorsi invitandolo a seguirvi, mettendovi a carponi a terra e chiamandolo con un tono della voce allegro (il medico veterinario esperto in comportamento e l’educatore cinofilo possono aiutarvi);

6 Organizzate delle attività che esercitano le sue capacità cognitive, nel web potrete trovare tanti spunti ma vi consiglio di consultare un medico veterinario esperto in comportamento e un educatore cinofilo che vi possono aiutare anche telefonicamente o con video conferenze;

7 Fate attività fisica con il cucciolo in casa: piccole corse in casa – potete mettere dei tappeti per evitare che scivoli – oppure usando le scale del condominio o in cortile. Consultate il veterinario curante per avere indicazioni sul tipo di sforzo a cui potete sottoporre il cucciolo e anche un educatore cinofilo per avere indicazioni più specifiche;

8 Gestite il cibo con la somministrazione a orari precisi ed evitate di dare cibo fuori pasto (fatta eccezione per i piccoli premi per gratificarlo quando fa una cosa corretta);

9 Gestite i luoghi dove soggiorna (ossia dove il cucciolo sta quando è in una camera): in ogni stanza dell’appartamento sistemate una cuccia (una coperta, un cuscino, ecc) dove il cane può stare con voi. Abituate il cane a restare da solo: lui in una camera e voi in un’altra e quando vi spostate da una stanza all’altra, invitatelo a stare dov’è e se dorme non svegliatelo, lasciate che sonnecchi tranquillamente mentre fate altro e non andate sempre a cercarlo. Questo comportamento favorisce il distacco, perché il cucciolo avrà un suo spazio privato dove potrà stare tranquillo sia in vostra compagnia che da solo. La sua cuccia è un luogo da rispettare come “privato”, perciò, quando il cucciolo è nella cuccia, non deve essere disturbato o peggio sgridato.

10 Assegnate al cucciolo un luogo (una cuccia) dove dormire di notte, che identificherà come suo: non deve essere necessariamente una camera sua, può condividere la vostra camera da letto, ma il posto dove dorme deve essere ben delimitato (una coperta o un cuscino vanno bene).

© SISCA-AIRS-ANMVI, maggio 2020 Si ringrazia per la supervisione il Vicepresidente ANMVI, Raimondo Colangeli, DVM Esperto in Comportamento Animale, DE ENVF (Diplôme d’Etat, Ecole Nationale Vétérinaire Francaise)