Articolo pubblicato su LA STAMPA edizione di ASTI
11 marzo 2023

MEDICINA COMPORTAMENTALE ANIMALE

GLI ANIMALI REGALANO COCCOLE E GIOIA E AIUTANO A INVECCHIARE IN BUONA SALUTE

Il Governo Meloni ha presentato il DDL Anziani, ovvero un provvedimento delega a favore della popolazione anziana.

L’articolo 3 (“Invecchiamento attivo, promozione dell’inclusione sociale e prevenzione della fragilità”) tratta dell’invecchiamento nell’ottica di preservare l’indipendenza funzionale e di un invecchiamento di successo, che consenta alle persone avanti con l’età di mantenere le capacità fisiche, intellettive, lavorative, sociali, grazie all’attività sportiva/motoria e mediante “cure non farmacologiche e la relazione con gli animali di affezione”.

Questo emendamento proposto dai Senatori del Movimento Cinque Stelle Orfeo Manzella, Barbara Guidolin ed Elisa Pirro è stato approvato dalla X Commissione al Senato e con questo il Governo si impegna a varare uno o più decreti legislativi entro il 31 gennaio 2024.

Si tratta di un intervento molto importante da parte del Governo in quanto viene sottolineato che la popolazione italiana sta invecchiando, e che sempre di più le famiglie hanno bisogno di sostegno affinchè gli anziani continuino ad essere parte attiva, sotto tutti gli aspetti, della società. Inoltre, riconosce agli Interventi Assistiti con gli Animali un ruolo importante, perché promuovono l’interazione e la relazione uomo, animale.

Secondo i dati del Centro Studi di Confindustria, nel 2030 il 24% della popolazione europea sarà over 65 e in Italia sono presenti più di 13 milioni di persone che superano i 65 anni.

Il contatto con gli animali, associato a uno stile  di vita sana e a una buona alimentazione, migliora la salute e il benessere degli anziani. Gli animali stimolano le persone al movimento fisico, le mantengono impegnate emotivamente e intellettualmente, anche solo per rispondere alle esigenze di accudimento che questi richiedono.Gli animali domestici, cani, gatto, coniglio, ecc. sono una compagnia per l’anziano e spesso mantengono vivo il ricordo di affetti che non ci sono più.

“Studi scientifici sugli interventi assistiti con animali hanno dimostrato, inoltre, benefici come la diminuzione dello stress, l’abbassamento della pressione, il miglioramento della circolazione e livelli di colesterolo più bassi. Inoltre, per le persone con patologie croniche come ipertensione, diabete e depressione, possedere un animale domestico, insieme ad una corretta alimentazione, può portare un risparmio annuale di circa 4 miliardi di euro per il Sistema Sanitario Nazionale.” (tratto da: https://www.msd-animal-health.it/news/nasce-veteris-per-la-prima-volta-in-italia-medici-veterinari-e-medici-geriatri-insieme-per-la-salute-di-anziani-e-animali/)

È sull’onda, anche, di queste scoperte che a novembre del 2022 nasce VETeris dall’incontro dei Medici Geriatri con i Medici Veterinari che si occupano di Interventi Assistiti con gli Animali (IAA). Il fine è quello di ottimizzare le linee guida sugli IAA per migliorare la qualità della vita degli anziani.

Il legame tra gli esseri umani, gli animali e l’ambiente è imprescindibile e sempre di più si parla si Salute unica, ovvero One Health.

Il 60% delle malattie trasmissibili all’uomo e il 75% di quelle emergenti arrivano dagli animali. Questo ci deve far riflettere su quanto il legame che abbiamo con loro sia imprescindibile, avere cura della loro salute e del loro benessere, ci preserva dalle zoonosi, cioè dalle malattie che possiamo prendere dagli animali.

La consapevolezza che mondo animale e mondo umano sono un tutt’uno con la natura favorisce la relazione con il contesto in cui viviamo, e ci induce a vedere gli animali in generale e, nello specifico, gli animali domestici come compagni di vita e come amici a cui diamo affetto e dai quali ne riceviamo: in pratica, migliorano la nostra vita affettiva e sono una prevenzione alle patologie e allo stress.

Ormai è accettata la presenza di animali sia negli ospedali sia nelle RSA come terapeuti per le loro abilità di relazionarsi senza filtri emotivi o pregiudizi.

La scelta di un animale domestico da parte di un anziano necessita però di attenzione e non vanno trascurati i consigli degli esperti per valutare diversi fattori come l’età dell’animale da adottare: i cuccioli e i gattini sono più irruenti e necessitano di cure maggiori. Il cane giovane deve fare molte uscite, ha bisogno di giocare, di fare esperienze diverse, sia come ambienti che come persone. Gli si devono insegnare gli autocontrolli, ovvero la capacità di usare la bocca, controllando il morso, e di non saltare ripetutamente addosso. Il gattino che vive in un appartamento, invece, ha bisogno di un buon arricchimento ambientale (luoghi dove salire, dove nascondersi, giochi, zone di riposo, in alto e in basso, ecc.), e deve apprendere la capacità di gestire le unghie e il mordicchiare.

Il cane adulto e il gatto adulto solitamente hanno acquisito queste competenze, ma potrebbero avere anche comportamenti o abitudini non sempre compatibili con le esigenze di una persona anziana.

Infine bisognerebbe tener conto dell’età della persona che adotta un animale e delle sue condizioni fisiche per l’impegno che la gestione di un animale comporta sia per le cure sia per le spese da sostenere.

Attendiamo fiduciosi i futuri decreti legislativi, sperando che tengano conto dei bisogni pratici implicati dalla adozione di un animale da parte degli anziani, in modo che il piacere della convivenza possa dare ad entrambi felicità e salute.