Quei cani guida che donano vita e felicità
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In occasione della Giornata nazionale del cane-guida l’Onorevole Michela Vittoria Brambilla, ha annunciato la presentazione di una proposta di legge che consente ai cani per persone non vendenti e che accompagnano le persone con disabilità fisica e psichica, nonché i cani che assistono i diabetici, il diritto di accesso sui mezzi di trasporto e ai luoghi pubblici ed aperti al pubblico.
Ne dà notizia il quotidiano on line ANMVIOGGI.
Questa proposta rivede le norme vigenti e in particolare la legge 14 febbraio 1974, n. 37, introducendo un inasprimento delle sanzioni amministrative, che vengono raddoppiate per chi è inadempiente.
I cani per non vedenti, per ipovedenti, per assistenza alla disabilità e psichica, per i diabetici, potranno così accedere ad ogni mezzo di trasporto pubblico, e ai mezzi di trasporto privati che esercitano il servizio al pubblico senza dover pagare un biglietto o una sovrattassa.
La proposta prevede inoltre che questo servizio venga garantito anche agli addestratori di cani guida e dei cani d’assistenza, purchè abbiano il tesserino di riconoscimento rilasciato dalle scuole autorizzate. Inoltre questi cani e i loro addestratori potranno accedere a tutti i luoghi pubblici ed aperti al pubblico.
Le sanzioni per chi impedirà queste forme di garanzia, qualora la proposta di legge verrà accolta, sono raddoppiate e vanno dai 1000 ai 5000 euro.
In realtà fin dal 1974 esiste una legge che regolamenta quello che è consentito a questi animali che accompagnano e assistono le persone con disabilità o con deficit psichici e fisici, ma, come fa osservare l’Onorevole Brambilla, non sempre è rispettata.
Questi animali compiono un servizio importante per i portatori di handicap, infatti rappresentano un aiuto che li rende autonomi e in grado di svolgere funzioni che la patologia non permette loro di fare.
Inoltre questi animali hanno anche una importante valenza di supporto psicologico essendo compagni di vita insostituibili per i disabili e per le loro famiglie.
Il cane è un animale sociale, collaborativo, che si realizza nella condivisione con i suoi simili e con noi umani. Il cane guida e per i disabili prova piacere nell’aiutare il suo amico umano, nel condividere momenti di lavoro e di svago comuni, infatti non trascorre tutta la giornata a lavorare ma ha momenti nei quali si rilassa e nei quali gioca e si diverte con i suoi simili e con le persone.
Questo stile di vita, rispettoso delle esigenze fisiche ed etologiche del cane, è fondamentale, affinchè possa essere in salute, equilibrato e possa aiutare la persona che si affida a lui.
In occasione della Giornata nazionale del cane-guida, anche ad Asti l’APRI (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) ha organizzato un incontro dove si è parlato della vita di un cane-guida, di come viene allevato e istruito per diventare un professionista dell’assistenza a una persona non vedente.
I relatori intervenuti all’incontro hanno sottolineato, parlando della quotidianità del lavoro del cane guida, come i momenti di svago e di rilassamento siano superiori a quelli in cui lavora. Ma soprattutto è stato messo in evidenza quanto il cane offra autonomia e sicurezza ai non vedenti.
Per cui ben venga una normativa che riconosca la possibilità a questi animali di poter accedere negli stessi luoghi delle persone che assistono e che queste ultime non siano tenute a pagare per poter viaggiare insieme a loro. Questa legge tutela chi usufruisce dell’aiuto di questi animali e anche questi ultimi, garantendo ad entrambi una vita collaborativa e di aiuto reciproco.
A mio avviso il disabile, il non vedente, il diabetico, consentendo al proprio cane di aiutarlo, da a questi animali felicità, offrendogli una vita attiva ed appagante. Questa relazione tra cane e persona con disabilità è un connubio che fa bene ad entrambi e anche alla società ed è un magnifico esempio di come due specie diverse possano vivere un rapporto alla pari.