La cuccia non è solo il luogo per dormire, è anche un posto dove rifugiarsi e isolarsi.

LA CUCCIA: IL VALORE DELLA ZONA RIPOSO

Il cane di oggi vive in casa, a stretto contatto con le persone di famiglia e ne spartisce gli spazi e le attività quotidiane; la condivisione degli spazi interni della casa richiede quindi che il proprietario assegni al cane un suo luogo di riposo.

Un tempo non molto lontano, la sua condizione era assai differente e non si poneva il problema di dover far dormire il cane. Egli infatti viveva all’esterno dell’abitazione, libero in cortile o con la possibilità di vagare per la campagna, oppure era legato alla catena: tutti luoghi da dove poteva controllare con agio l’accesso all’abitazione con il ruolo di “ guardiano” della proprietà.

Perché scegliere una cuccia

La cuccia ai giorni nostri ha per il cane un preciso significato e non deve essere necessariamente una sola, ma può essere in diverse stanze della casa o anche all’esterno dell’abitazione. Essa è il luogo dove dormire, dove se necessario rifugiarsi e isolarsi, dove trovare protezione da un pericolo reale o presunto. La zona di riposo dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

– essere confortevole: può essere un cuscino, un kennel con la porta aperta, un divano o, come vedremo, anche il letto; – essere collocata in un luogo tranquillo, non di passaggio o troppo rumoroso; – essere di facile accesso;

– essere “ modello tana” … ampia, ma non troppo;
– rispondere alle esigenze del cane, ma anche dei conviventi umani.

Il confort del luogo di riposo

Il materiale di cui è fatto il luogo di riposo è importante: il cane predilige superfici morbide e sopraelevate, per avere una visione del territorio dove vive o quantomeno degli accessi e delle vie di passaggio usate dall’uomo e da altri animali da compagnia. Per questo motivo il letto, il divano, le poltrone sono, spesso, elette a luogo di riposo.

Letto e divano sì, letto
e divano no…
Se si raccogliessero tutti gli articoli e le discussioni su questo argomento potremmo scrivere infinite pagine, perché sia sostenitori del cane che dorme sul letto o che sonnecchia in poltrona sia gli oppositori hanno elaborato teorie che attingono ora alla realtà ora alla fantasia. A mio avviso non è l’oggetto in sé a essere il problema, ma l’uso che se ne fa. Il cane può salire sul divano e sul letto, può dormirci e avere un’ottima relazione con il convivente umano. Il cane è un animale con una forte motivazione sociale che cerca il contatto con i consimili o con l’uomo, e questo lo realizza proprio quando si acciambella vicino al proprietario a sua volta seduto o coricato a riposare sul divano o sul letto.
La motivazione che spinge entrambi a stare vicini in una situazione delicata come il riposo, quando entrambi sono indifesi, deriva dal desiderio di contatto e di protezione reciproca, ossia dalla volontà di prendersi cura a vicenda.
La relazione tra cane e proprietario si basa sulla collaborazione e non sulla competizione e dunque questi due aspetti della vita devono trovare un equilibrio, così che il cane veda nel compagno umano un partner con cui condivide emozioni, un soggetto al quale fare riferimento per fare o non fare una cosa, per avere informazioni o darle a secondo delle circostanze. L’uomo che lo invita a salire sul divano o sul letto, o gli dà il permesso non domina o prevarica il cane, ma imposta e suggerisce un comportamento che fa parte del rapporto, ove ognuno ha un proprio ruolo nel gruppo, prediligendo la cooperazione con reciproco scambio di informazioni.

Il kennel e la gabbia

Altro amletico dilemma del mondo cinofilo: il kennel o la struttura in rete metallica o in acciaio sono consigliabili come luoghi di riposo? Nuovamente non va confuso il mezzo con il fine: il cane può abituarsi a dormire in un contenitore chiuso purché abbia la possibilità di entrare e di uscire liberamente. Essi possono quindi diventare un luogo di riposo se il cucciolo è abituato in modo progressivo, evitando di rinchiuderlo e di lasciarlo piangere disperato per l’assenza del proprietario. L’essere abituati a queste strutture come luoghi di riposo fornisce un indubbio vantaggio perché entrambi possono essere usati per il viaggio ed essere spostati secondo la necessità in luoghi diversi dalla casa essendo riconosciuti dal cane come oggetti noti e sicuri anche in posti sconosciuti.

Come gestire la zona di riposo quando arriva un cucciolo Solitamente il cucciolo che arriva in famiglia all’età di due mesi ha vissuto in un luogo tranquillo, l’allevamento o la casa ove erano presenti la madre, e i fratelli. Tutti dormivano a stretto contatto tra loro godendo del piacere del calore del soffice pelo del vicino.

Entrando nella nuova famiglia è corretto ricostruire e far trovare queste situazioni. Per questo motivo la cuccia deve essere morbida e tiepida per esempio un cuscino posizionato in un guscio di plastica o nel fondo del kennel, da porre vicino al letto del proprietario. In presenza di un cucciolo va sempre bene mettere il cuscino sul letto. Se il cucciolo è di piccola taglia, proprio per le sue dimensioni contenute, accorerebbe mette il cucciolo sul letto. Quando piange deve essere confortato con carezze, e se necessario bisogna tenere una mano a contatto con il suo corpicino per fargli sentire il calore della cucciolata. L’introduzione di un cane in casa deve rispettare l’esigenza del cucciolo di essere aiutato e sostenuto, per questa ragione la gestione del luogo di riposo è determinante e anche durante il giorno vanno individuati luoghi adatti dove collocare la cuccia, possibilmente vicino al proprietario che nel primo mese dovrebbe lasciarlo da solo il meno possibile.

In conclusione

La gestione della zona di riposo per il cane è questione delicata per le implicazioni che comporta perché il cucciolo che al suo arrivo in casa trova un ambiente accogliente, diventa un adulto più sicuro di sé e con maggior autostima. Un cucciolo che, inizialmente, dorme con il suo proprietario e che viene abituato progressivamente a restare da solo di notte diventerà un adulto autosufficiente, collaborativo, che non sporcherà in casa; sarà autonomo, in grado di restare da solo sia di notte, in presenza del proprietario, che di giorno quando questo esce per il lavoro.

LE FASI DEL SONNO

Il cucciolo neonato passa l’85 – 98% della sua giornata a dormire, dal- la quarta/ quinta settimana di vita questa percentuale si riduce al 65%, percentuale che diminuisce quando il cane diventa adulto, pur dedicando al sonno un numero di ore che varia dalle otto alle tredici.

Il sonno del cane è suddiviso in due fasi: la fase del sonno paradosso o REM (fase del sogno) e la fase del sonno profondo o lento. Nel cucciolo prevale la fase del sonno profondo che si riduce progressivamente per occupare il 35% del tempo del sonno nell’adulto.

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Dott. Franco Fassola

Medico Veterinario.
Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale, inserito elenco FNOVI.
Medico Veterinario Esperto in Interventi Assistiti con gli Animali.
Counselor Sistemico-Relazionale.
Laureato in Medicina Veterinaria nel 1988 presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino, dal 2010 è inserito nell’Elenco FNOVI come Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale, nel 2013 ha conseguito il Master in Counseling Sistemico-Relazionale presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, dal 2019 è inserito negl’elenchi Nazionali I.A.A. del Ministero della Salute.


Estratto articolo presente sulla rivista mensile PetTrend.
Agosto 2015  – Anno 4 n.3