Il cibo è emozione anche per i cani

Il cibo è emozione anche per i cani

Crediti fotografici: immagine di Freepik

Il cibo per il cane non è solo un alimento per nutrire il corpo, ma anche un modo per esprimere delle emozioni: mangiare molto, mangiare in modo famelico, o ingerire tutto quello che trova, anche di non commestibile, o non mangiare affatto, sono tutti modi per manifestare uno stato emotivo.

Con il cibo il cane comunica la sua ansia per una situazione che non riesce a gestire, oppure la frustrazione per la mancanza di qualcosa, per esempio l’assenza delle persone della famiglia, o uno spazio per correre o giocare con il proprietario.

Recentemente mi sono occupato di due cani che hanno manifestato un comportamento diametralmente opposto: uno ingeriva tutto quello che trovava, sia cibo commestibile, sia oggetti che rosicchiava e poi ingeriva, terra, erba, ecc., l’altro invece all’improvviso ha smesso di mangiare, anche se invogliato con cibo appetitoso.

Con l’aiuto dei nostri due amici (che chiamerò Psiche e Amore) approfondiremo questi due sintomi, la pica e l’anoressia, che sono la manifestazione di una patologia comportamentale che ha come denominatore comune l’ansia.

PSICHE e la pica

Psiche è un cane di grande taglia, che fin da cucciolo ha sempre mangiato voracemente, e ha sempre preso in bocca tutti gli oggetti nuovi che gli presentavano. L’esplorazione orale, con leccamento o rosicchiamento è una fase della crescita che consente al cucciolo di conoscere il mondo che lo circonda.

In un soggetto normocomportamentale dopo i cinque sei mesi questo comportamento si riduce progressivamente e gli oggetti vengono esplorati con l’olfatto, la vista, leccati ma non rosicchiati o ingeriti. Se invece il cane è affetto dalla sindrome di ipersensibilità-iperattività, patologia caratterizzata da un deficit del controllo del morso e della motricità, conseguente a dei picchi emozionali e con un livello di eccitazione sempre altissimo, l’esplorazione orale, con ingestione di oggetti, viene mantenuta anche da adulto.

Questo è successo a Psiche, che era attratto da tutto e ingeriva ogni cosa arrivasse alla portata della sua bocca, con conseguenti problemi intestinali, vomito, dissenteria; e a questo si aggiungeva che il cane non assimilava quello che mangiava ed era sempre magro e agitato.

È noto che l’intestino è considerato il secondo cervello e che quando non funziona ne risente anche la mente e si entra in un circolo vizioso. Il cane si agita, corre, ingerisce gli oggetti, le persone lo rincorrono, cercano di togliergli le cose dalla bocca, lui diventa sempre più veloce e le ingerisce. L’intestino si infiamma e si altera il microbioma intestinale, ossia l’insieme dei batteri che si trovano a livello intestinale, l’assorbimento delle sostanze che nutrono l’organismo viene è alterato, l’organismo va in sofferenza e  compaiono i sintomi fisici (dimagramento, vomito, dissenteria, blocco intestinale che, spesso, richiede una  risoluzione chirurgica) e comportamentali (nervosismo, irritabilità sino all’aggressività, in rari casi).

AMORE e l’anoressia

Amore ha invece tutta un’altra storia: per dieci anni ha convissuto con un altro cane, una femmina, più anziana di lei, con la quale era molto affiatata. Giocavano insieme, uscivano in passeggiata, condividevano l’affetto delle persone di famiglia.

Il loro rapporto era ottimo e appagante per entrambe, vivevano serene aiutandosi e volendosi bene reciprocamente. Entrambe avevano un buon appetito e condividevano i pasti con le persone del gruppo, erano molto educate, per cui ricevevano cibo durante il pranzo dei proprietari, senza mai litigare.

Tutto è andato bene fino a quando non si è ammalata la più anziana delle due, perdendo progressivamente energia e interesse per il gioco o per le altre attività. Amore le è rimasta vicina e quando è mancata, non c’è l’ha più fatta a sopportare il dolore e ha smesso di mangiare.

I proprietari le hanno preparato il cibo che più amava, l’hanno imboccata, ma non c’era nulla da fare. Il dolore per il lutto era troppo e Amore non riusciva a sopportarlo.

Il non mangiare, tecnicamente l’anoressia del cane, è il sintomo di uno stato ansioso/depressivo, conseguente alla rottura di un legame di attaccamento con la sua compagna che è morta.

Anche in questo caso è necessario riconoscere che il cibo diventa uno mezzo per comunicare le proprie emozioni.

In entrambi i casi una diagnosi comportamentale dovrà sempre essere preceduta da una visita clinica per verificare la presenza di patologie organiche, o per individuare la concomitanza di una patologia organica e di una patologia comportamentale – come spesso accade nella pica – o la sola presenza di una patologia comportamentale, come accade molto sovente quando il cane si rifiuta di mangiare. Ho descritto il caso di Amore che rifiuta il cibo perché è in lutto, ma altri traumi possono causare uno stato ansioso o depressivo che si manifesta con perdita dell’appetito.

Non si deve mai sottovalutare la modificazione dell’appetito, sia il suo aumento che la sua diminuzione, perchè è sempre la spia di un disagio fisico o comportamentale o di entrambi.