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LA PICA

LE ATTUALI CONOSCENZE IN CAMPO COMPORTAMENTALE PERMETTONO DI PREVENIRE E CURARE IL FENOMENO DELL’INGESTIONE DI SOSTANZE NON ALIMENTARI

La pica è un comportamento alimentare caratterizzato dall’ingestione di sostanze come terra, sabbia, carta, sassi, legno, tessuti, ma anche metallo o plastica, e altro.

Il cane, cucciolo o adulto, solitamente non ingerisce queste sostanze in situazione di carenza alimentare o per un’alimentazione mancante di vitamine, proteine, sali minerali, pertanto un soggetto con questo comportamento deve essere sottoposto a visita veterinaria per stabilire se è una patologia organica, oppure una patologia comportamentale.

Il comportamento alimentare del cane
Il cane, con il pasto, soddisfa i propri fabbisogni nutrizionali in funzione della taglia, dell’attività fisica e della temperatura dell’ambiente in cui vive. Inoltre va tenuto conto del fatto che il pasto è anche un momento di socializzazione e per fare gruppo: al cane che vive in famiglia piace condividere con il resto del gruppo il momento del pasto (nella sua ciotola e col suo alimento), che diventa un momento di aggregazione sociale. L’atto del mangiare fa parte dei comportamenti del cane e ha una sequenza precisa: fase appetitiva, fase consumatoria, fase di acquietamento. Il cane per selezionare l’alimento agisce con calma, prima annusa l’alimento e lo morde lievemente (fase appetitiva), quindi passa alla presa dell’alimento, infine lo mastica molto rapidamente (fase consumatoria) e conclude leccando la ciotola. Il cane quindi, per digerire, si apparta sulla sua copertina o nell’area relax preferita (fase di acquietamento) e sonnecchia.

Fattori che influenzano il comportamento alimentare del cane

Tra i fattori che influenzano il comportamento alimentare del cane i più importanti sono:

• La razza: i soggetti appartenenti a razze di taglia piccola sono più selettivi nelle scelte alimentari.
• Il sesso: la sterilizzazione aumenta l’appetito, sia nella femmina che nel maschio.
• La temperatura dell’alimento: il cane predilige un alimento tiepido; per questo, in caso di inappetenza, si consiglia di aggiungere acqua tiepida all’alimento, in particolare se è secco.
• L’odore: questo elemento è importantissimo per la scelta alimentare del cane.
• Il sapore: il cane “gusta” sia utilizzando le papille gustative, sia odorando il cibo, avendo il senso dell’olfatto più sviluppato. Un cibo deve perciò essere saporito (il cane ha meno capacità dell’uomo di discriminare i gusti: acido, salato, amaro, dolce) e anche odoroso.
• La consistenza: gli alimenti morbidi e umidi sono molto graditi.
• L’ora del pasto: il cane preferisce consumare l’alimento di giorno.
• L’ambiente: l’alimento deve essere somministrato in un luogo tranquillo.

Come si comporta il cane con pica

La-pica-ingestione-sostanzeIl cane si avvicina a un oggetto e lo esplora con la bocca (questo è un modo per conoscere il mondo), quindi annusa e mordicchia l’oggetto e, a volte, lo ingerisce. Quando il nostro amico a quattro zampe ingerisce una sostanza non commestibile, se è in presenza del proprietario, lo fa rapidamente perché (fatta eccezione per le prime volte) il proprietario è attento e lo controlla e non appena se ne accorge cerca di impedire al cane di ingerire la sostanza o l’oggetto non commestibile, ma, in realtà, non fa altro che allenare il cane a essere rapido e furtivo. In questo caso prevale infatti la motivazione possessiva, ossia il desiderio del cucciolo di trattenere l’oggetto che ha in bocca, e quella competitiva, ossia il mettersi in competizione con il proprietario. Un comportamento) molto lontano dal cane che mangia normalmente.

Patologia comportamentale

La pica è un sintomo che si osserva, per esempio, in una patologia comportamentale chiamata “Sindrome di Ipersensibilità- Iperattività”, caratterizzata dall’incapacità di controllare la bocca: il cane mordicchia le mani quando gioca, oppure ingerisce oggetti non commestibili. Comprende anche i movimenti dell’animale: il cane salta addosso, non smette di giocare quando richiesto, eccetera. Questa patologia compare in giovane età, dopo i sei mesi, ma potrebbe mostrare i sintomi anche quando il cane è adulto, quindi una diagnosi e un intervento precoci sono fondamentali. I cani affetti da pica vanno incontro a gravi problemi digestivi, spesso soffrono di disturbi gastroenterici, con vomito e dissenteria, per l’ingestione di sostanze non commestibili e non è infrequente che vengano sottoposti a intervento chirurgico per la rimozione di corpi estranei in stomaco o intestino.

COME INTERVENIRE
Il cucciolo
La prevenzione è importante, un buon inizio consiste nell’instaurare una buona relazione corretta: il proprietario deve di- ventare un “centro referenziale”, ossia il soggetto a cui il cane fa riferimento.
• Non lasciare il cucciolo da solo ma abituarlo progressivamente a gestire le separazioni.

  1. In casa non cercare sempre il cucciolo ma lasciarlo giocare o sonnecchiare da solo.
  2. Individuare delle cucce (divano, cuscino, copertina) dove il cucciolo può restare senza essere disturbato e invitarlo ad accomodarsi su queste quando la famiglia si trova in una camera.

Premiare i comportamenti suggeriti sopra.

  • Evitare i giochi con la bocca (o comunque gestirli con attenzione), non favorire la competizione o il possesso di un oggetto (per togliere un oggetto dalla bocca usare lo scambio).
  • Prediligere le passeggiate che sono un autentico momento di socializzazione se il proprietario e il suo cane interagiscono scambiandosi sguardi durante il percorso: l’uomo deve assecondare la motivazione esplorativa del cane seguendolo quando si dirige ad annusare un oggetto o mette il muso a terra per seguire un odore, mantenendo sempre l’attenzione per evitare che prenda oggetti in bocca, inoltre il proprietario dovrà rivolgersi al cane, parlargli e accompagnarlo lontano dall’oggetto che non va ingerito premiandolo con un segno di approvazione (snack, parole dolci, carezze).

• In casi estremi abituare il cane a uscire con la museruola, l’abitudine alla museruola non deve essere traumatica bensì un gioco piacevole, la museruola non deve essere uno strumento di coercizione ma un mezzo per far leggere il mondo in modo diverso: con essa si può passeggiare e annusare senza ingerire gli oggetti esplorati.

Il cane adulto

• La pica è un sintomo e quando compare è bene consultare il medico veterinario per una diagnosi differenziale tra patologia organica e comportamentale e per poter procedere alla terapia più adeguata.
• Come misura di “pronto soccorso” consiglio di condurre il cane al guinzaglio e, se già lo si fa, evitare posti ove può trovare oggetti da ingerire; in casa vanno invece eliminati gli oggetti alla sua portata.
• Non confondere la pica con le “distruzioni” che il cane fa quando è lasciato solo.

Conclusione

È importante educare il cucciolo a non prendere tutto in bocca e va anche educato a lasciare l’oggetto afferrato quando gli viene richiesto dall’uomo, evitando assolutamente (a meno di situazione estremamente pericolosa) di togliergli dalla bocca le cose con la forza.

La pica è il sintomo di una malattia organica o comportamentale per cui è necessario sottoporre il soggetto a una visita clinica e dell’apparato gastroenterico o a visita comportamentale.

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Dott. Franco Fassola

Medico Veterinario.
Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale, inserito elenco FNOVI.
Medico Veterinario Esperto in Interventi Assistiti con gli Animali.
Counselor Sistemico-Relazionale.
Laureato in Medicina Veterinaria nel 1988 presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino, dal 2010 è inserito nell’Elenco FNOVI come Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale, nel 2013 ha conseguito il Master in Counseling Sistemico-Relazionale presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, dal 2019 è inserito negl’elenchi Nazionali I.A.A. del Ministero della Salute.


Estratto articolo presente sulla rivista mensile PetTrend.
Febbraio 2018 – Anno 7 n.1

PATOLOGIA ORGANICA COME CAUSA DI PICA

L’ingestione di oggetti, pezzi di plastica, carta, ecc. può avere una origine organica ossia una patologia a carico dell’apparato gastroenterico come una parassitosi intestinale, la Giardia, una infiltrazione plasma- cellulare che causa un ritardato svuotamento dello stomaco, una pancreatite o il colon irritabile, o un corpo estraneo nello stomaco o nell’intestino. È sempre necessaria una visita clinica approfondita con esami radiologici, ematologici ed ecografici. In alcuni casi la patologia comportamentale e quella organica possono sovrapporsi ed essere la causa di interventi medici clinici e talvolta anche chirurgici per rimuovere un corpo estraneo: pertanto, quando il soggetto inizia a ingerire cose non commestibili, si consiglia l’immediata visita veterinaria.

LO SCAMBIO

  • Offrire uno snack al cane.
  • Quando lascia cadere l’oggetto che ha in bocca offrirne un altro, poi un altro, sino a quando è soddisfatto.
  • Quando il cane lascia cadere l’oggetto e se ne disinteressa, recuperare l’oggetto e dare al cane un ultimo snack, quindi riporre l’oggetto in un luogo non accessibile al cane.
  • Procedere lentamente, non sgridarlo e usare un tono di voce dolce.