Portare il cane in società

DAL “PATENTINO” AL PROGETTO “BUON CITTADINO A QUATTRO ZAMPE”

Il cane vive una vita sempre più a stretto contatto con l’uomo, in ambienti diversi e con situazioni diverse, per cui ha bisogno di adeguare i suoi comportamenti sociali. La sua spiccata socialità e la tendenza a collaborare con il padrone rende il cane un ottimo compagno di vita, ma richiede un impegno rivolto a insegnargli i comportamenti consoni alle situazioni che affronta. Il cane impara sempre, guarda l’uomo per avere delle indicazioni su come comportarsi, gioca e segue le persone per creare una relazione, è importante che il padrone sappia come comunicare con lui.

Il Patentino

L’ordinanza del Ministro del lavoro, della Salute e delle Politiche sociali del 03/03/2009 e il decreto del Ministro del lavoro, della Salute e delle Politiche sociali 26/11/2009, con una buona dose di lungimiranza, prevedevano l’organizzazione, da parte dei comuni, di corsi di formazione per i proprietari di cani con lo scopo di migliorare la compliance tra cane e padrone, di fornire informazioni relative alla gestione e alla cura del cane e prevenire le patologie comportamentali. Il corso, denominato “Patentino”, della durata minima di 10 ore, era teorico/pratico, rivolto al cittadino che possiede un cane, ma anche a quello che non lo possiede o che vuole informarsi per divenire un futuro proprietario. In questa impostazione risiedeva la genialità dell’iniziativa, non si trattava del solito corso per i detentori di un cane, ma di un corso rivolto a tutti, a chi l’amico a quattro zampe ce l’ha e vuole intraprendere un percorso di approfondimento di cultura cinofila e a chi il cane lo prenderà e vuole informarsi per fare una scelta consapevole.

Gli argomenti trattati nel corso

Come detto, “Patentino” era un corso teorico. Non erano ammessi i cani, fatta eccezione per quelli dei docenti. Ai cittadini che vi partecipavano, gratuitamente, o con un piccolo contribuito, venivano date una serie di informazioni teoriche, ma anche pratiche, perché la presenza di un medico veterinario esperto in comportamento (MVeC) e di un educatore/istruttore cinofilo (E/IC), con il suo cane trasferivano le nozioni teoriche in dimostrazioni pratiche, coinvolgendo i partecipanti. Al termine del percorso era prevista una valutazione dell’apprendimento attraverso un test a risposta multipla e veniva rilasciato un attestato di partecipazione. Nonostante il numero esiguo di ore del Patentino, gli argomenti trattati consentivano di formare una base utile per sviluppare i temi relativi allo sviluppo comportamentale del cane – dalla nascita alla senescenza – all’origine della collaborazione tra cane e uomo, ai bisogni fondamentali del nostro amico a quattro zampe, alla comunicazione cane-uomo, ai miti e credenze sul comportamento del cane, agli obblighi di legge e alla convivenza del cane con i bambini. Infine, un semplice ed esaustivo opuscolo, con molte foto, permetteva al discente di avere un compendio scritto a quanto detto nelle relazioni. Purtroppo tutto questo ha avuto vita breve, in questi giorni l’Ordinanza è stata sospesa da Tar del Lazio perché non rinvenibile il presupposto della grave necessità pubblica che sostanzi i caratteri dell’indifferibilità e dell’urgenza a giustificazione dell’emanazione del provvedimento impugnato. Naturalmente, auspichiamo, al più presto una soluzione, con il ripristino, in particolare, del corso denominato Patentino, che aveva dato un valido aiuto ai proprietari dei cani.

Il Buon Cittadino a 4 zampe

Il Buon Cittadino a 4 Zampe è un progetto culturale voluto dal Centro sportivo educativo nazionale settore cinofilia (CSEN, ora FIPS, federazione cinofila facente parte del CONI) e dalla Lega nazionale per la Difesa del cane, in collaborazione con la Società italiana scienze comportamentali applicate (SISCA), che ha lo scopo di rivalutare il rapporto uomo-cane nella società odierna e responsabilizzare il proprietario in relazione ai doveri civili. Questo progetto, attraverso un percorso fatto da una serie di incontri, che vedono coinvolti il medico veterinario esperto in comportamento, l’educatore cinofilo, l’Istruttore cinofilo, e altre figure, favorisce, attraverso la conoscenza del comportamento del cane, la prevenzione delle patologie comportamentali e aumenta la cultura cinofila dei proprietari dei cani. Il BC4Z® considera la figura del medico veterinario esperto di comportamento, coadiuvato e supportato dall’educatore/istruttore cinofilo, come centrale nella tutela del benessere del cane e nella salvaguardia della relazione cane-padrone, fondamento di una convivenza felice. Alla fine del percorso teorico-pratico il binomio cane padrone viene sottoposto a una serie di prove per verificarne il livello di apprendimento e per conferire al cane la qualifica di Cane buon cittadino a 4 zampe. Il Patentino come il BC4Z® sono due progetti culturali, che associano delle informazioni teoriche con dimostrazioni pratiche al fine di migliorare il rapporto uomo-cane, le prove servono a verificare il livello di apprendimento del proprietario (o del futuro proprietario) o della coppia cane-padrone, favorendone il corretto inserimento in un contesto sociale.

LA CONVIVENZA INTERSPECIFICA

Nelle società altamente urbanizzate, la convivenza interspecifica ha trasformato i cani in surrogati di affettività sminuendo quello che può essere definito un ruolo attivo del cane nella collaborazione con l’umano: guardiano di animali e conduttore degli stessi, compagno nella caccia, guardiano del territorio. Negli ultimi anni le razze da lavoro spesso sono inserite in contesti famigliari assolutamente negletti per le vocazioni di quel determinato soggetto. Questo avviene perché la conoscenza dell’alterità animale è veicolata dalla pubblicità: un Retriever diventa un ottimo portatore di carta igienica, mentre un pastore conduttore un cane “centralinista” telefonico. Riconoscere i comportamenti di distruzione o abbaio come espressione di disagio e non come semplice diseducazione consente al proprietario di risolverli grazie all’aiuto del Medico Veterinario Comportamentalista coadiuvato dall’Istruttore Cinofilo. Essere a conoscenza dello spettro vocazionale e motivazionale del nostro cane (legato a razza, sesso, età) ha un alto valore perché un cane felice, compreso dai proprietari, sarà un cane equilibrato. In grado, quindi, di minimizzare gli atteggiamenti di irritazione o paura che sono tra i motivi principali che spingono l’animale ad attuare risposte aggressive.

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Dott. Franco Fassola

Medico Veterinario.
Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale, inserito elenco FNOVI.
Medico Veterinario Esperto in Interventi Assistiti con gli Animali.
Counselor Sistemico-Relazionale.
Laureato in Medicina Veterinaria nel 1988 presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino, dal 2010 è inserito nell’Elenco FNOVI come Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale, nel 2013 ha conseguito il Master in Counseling Sistemico-Relazionale presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, dal 2019 è inserito negl’elenchi Nazionali I.A.A. del Ministero della Salute.


Estratto articolo presente sulla rivista mensile PetTrend.
Gennaio 2012  – Anno 1 n.1